Asseverazione del Piano Industriale: un caso studio di successo
By : Studio Franco Nada -
Asseverazione del Piano Industriale
Valentina ed io siamo stati collaboratori di una importante società di revisione poi, dopo una consolidata esperienza, ognuno di noi ha preso la sua strada: io come commercialista, revisore ed esperto contabile, perito del Giudice e consulente del Tribunale, ho iniziato l’attività di studio, lei invece è diventata amministratore nell’azienda di famiglia.
Quando Valentina è venuta nel mio studio correva l’anno 2015: è stata una sorpresa rivederla dopo tanti anni, ognuno di noi si emozionava ancora pensando allo splendido periodo passato nella società di revisione, ma avevo capito che l’incontro non era del tutto casuale.
Valentina, che ormai ricopriva un ruolo importante nell’azienda, mi aveva rappresentato la crescita dell’azienda che gestiva insieme alla sua famiglia, una storica azienda sabauda diventata nel tempo un importante gruppo industriale con un fatturato che superava nel 2011 oltre 30 milioni di euro, un centinaio di dipendenti e un patrimonio immobiliare di oltre 10 milioni di euro dislocato su varie società.
L’azienda, assistita dai riscontri positivi del mercato, era cresciuta nel tempo in termini di fatturato ma anche nel numero di imprese che facevano parte dello stesso gruppo. In sostanza si trattava di un gruppo di 6 aziende che in parte lavoravano per il core business della capogruppo e in parte svolgevano attività diversificate. Questa scelta aveva avuto nel tempo due conseguenze: un aumento dei volumi di produzione ma anche un aumento dei costi di struttura, di gestione amministrativa, di logistica e ultimi, ma non per importanza, degli oneri finanziari nonché degli immobili industriali di proprietà e in leasing.
Così si conclude questa prima parte del racconto: crescita non fa sempre rima con opportunità. Non vorrei essere frainteso, non voglio criticare l’aumento dimensionale, ma vorrei sottolineare che si tratta di una scelta molto delicata che, se non ragionata in maniera accurata, incide negativamente su tutti i processi produttivi e sull’organizzazione di qualsiasi azienda. Oggi, ancor più di ieri, non c’è scampo per imprese disorganizzate e poco performanti dal punto di vista gestionale, anche se commercialmente ben consolidate.
Dalla crisi ad un piano di risanamento aziendale
Proseguendo, Valentina mi aveva rappresentato la situazione di crisi della sua azienda, in difficoltà anche per la riduzione dei volumi di affari conseguente alla crisi economica generalizzata che aveva trascinato l’azienda in una grave situazione di deficit finanziario, apparentemente senza via d’uscita, con un fatturato ridotto a circa 16 milioni di euro, quasi il 50% in meno rispetto a qualche anno prima ma con molti più debiti verso le banche, un Ebit negativo e una limitata riduzione della forza lavoro.
Nel raccontarmi la sua vita aziendale vedevo però in Valentina la voglia di lottare, quella stessa voglia di lottare e di vincere che vedo dentro di me quando mi metto a disposizione di un imprenditore in difficoltà.
Valentina era arrivata nel mio studio con un’idea da realizzare ossia trasformare il gruppo in un’azienda efficiente, snella e redditizia presentando agli istituti di credito un piano industriale ex art. 67 l.f. e per questo aveva coinvolto un professionista nell’elaborazione di un piano industriale quinquennale di sviluppo composto da una importante ristrutturazione dimensionale, una razionalizzazione organizzativa e una riconversione aziendale anche gestionale in ottica innovativa. Avendo saputo della mia esperienza specifica, mi stava chiedendo se volessi accettare l’incarico di asseveratore del Piano Industriale.
Quando ho parlato con Valentina le ho raccontato quali risultati avevo raggiunto in passato con aziende nella sua stessa situazione. Sono consapevole che ogni azienda è un mondo a sé, ma so anche che ascoltare l’esperienza di chi ce l’ha fatta porta sempre dei benefici: fa sentire meno soli e ridona speranza e voglia di lottare all’imprenditore. Come spesso accade in questi casi, ti senti in trappola: da solo non riesci a capire l’origine del problema, ma allo stesso tempo sai che non puoi contare sull’appoggio di chi hai intorno, impreparato ad affrontare la complessità del problema.
È iniziata così con i collaboratori del mio studio la fase di analisi del piano industriale propedeutica all’attestazione del piano di risanamento, che è uno strumento negoziale stragiudiziale di regolazione della crisi di impresa che consente appunto all’imprenditore in stato di crisi di proporre un progetto rivolto ai creditori, in particolare gli istituti di credito, idoneo a consentire il risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria.
Si è trattato di una analisi articolata, di ricostruzione dei dati storici di tutte le società facenti parte del gruppo, di ricostruzione dei fatti societari rilevanti, di analisi delle varie attività, dei prodotti, dei mercati di riferimento di vendita e di acquisto delle fonti di approvvigionamento nonché di un’analisi delle ragioni della crisi, della veridicità e correttezza dei dati contabili aziendali, della fattibilità e tenuta del piano industriale attraverso i c.d. stress test, il tutto in coerenza con l’accordo degli istituti di credito.
È nata così l’asseverazione del Piano Industriale
Nel corso del tempo, Valentina, seguendo le indicazioni del Piano Industriale da me asseverato, ha riorganizzato tutto il gruppo attraverso una fusione delle principali società operative e si è via via concentrata sul business, sulle efficienze e sull’eliminazione delle inefficienze per superare la situazione di crisi portando a conclusione il Piano e l’accordo con gli istituti di credito, raggiungendo un fatturato costante di oltre 20 milioni di euro, un Ebit del 10% e preservando la quasi totalità della risorse umane, la vera forza dell’imprenditore che guarda al futuro della sua azienda.
Grazie alla definizione di un piano di risanamento aziendale articolato, fondato su analisi accurate e su un solido progetto di risanamento, anche un’azienda in difficoltà può tornare a guardare al futuro con fiducia e questo è esattamente ciò che il mio studio ed io abbiamo permesso di fare all’azienda di Valentina.
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